Nel piano di Montagliari sono arrivate 32 pecore appenniniche: si tratta di 32 femmine e ci aiuteranno a mantenere pulito il territorio, brucando l’erba e contribuendo così a mantenere la vegetazione bassa.
La razza appenninica era la più diffusa in Emilia Romagna e Toscana, fino agli anni ’50. Ogni anno le greggi venivano spostate dall’Appennino alla Maremma, in base alla disponibilità di erba nel corso delle stagioni.
Nella zona di Greve è possibile ritrovare le tracce di questi antichi transiti nella toponomastica: a pochi chilometri da qui si trova il Passo dei Pecorai, dove le greggi transitavano e sostavano per qualche giorno prima di riprendere il loro viaggio verso la Maremma o, viceversa, l’Appennino.
Le pecore sono animali gentili e pacifici, estremamente docili: sono dei ruminanti erbivori e da qualche settimana sono state tosate per stare più fresche.
Per favorire la ruminazione, le pecore dei luoghi più freddi preferiscono dormire appoggiate a tronchi scaldati dal sole. Nella nostra fattoria invece hanno cominciato a mangiare di notte già da una settimana: si godono il fresco della sera e si può sentire lo scampanellio delle loro campanelle muoversi nelle notti stellate, mentre brucano l’erba serene.